Assegno Unico, cambia tutto da luglio: cosa succede per chi aggiorna l’ISEE dopo il 30 giugno



Niente arretrati, ma l’importo può ancora salire da agosto


Roma, 12 luglio 2025 – Scaduto il termine del 30 giugno, per migliaia di famiglie italiane è tempo di fare i conti con le conseguenze sull’Assegno Unico. Chi ha aggiornato in tempo l’ISEE 2025 ha ottenuto l’importo pieno da marzo e gli arretrati. Chi lo fa ora, invece, dovrà accontentarsi dell’importo minimo fino ad agosto, senza possibilità di recuperare le mensilità precedenti.

Ma aggiornare conviene comunque: da agosto si potrà finalmente beneficiare della riforma che rende più leggero l’ISEE e quindi più ricco l’assegno per i figli.


Il nodo: scadenza 30 giugno, chi non l’ha rispettata perde i conguagli

L’INPS è chiara: la data del 30 giugno 2025 rappresentava il termine ultimo per aggiornare l’ISEE utile al ricalcolo dell’Assegno Unico con effetto retroattivo. In altre parole, solo chi ha presentato la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) entro quella data riceverà gli arretrati da marzo a giugno, insieme all’importo corretto per luglio.

Chi invece aggiorna l’ISEE ora, in pieno luglio, avrà diritto solo all’adeguamento futuro: nessuna integrazione per quanto già percepito nei mesi scorsi.


La riforma ISEE che fa salire l’importo

Il motivo dell’urgenza è legato alla recente riforma dell’ISEE, che esclude dal calcolo patrimoni come buoni postali, libretti e titoli di Stato fino a 50.000 euro. Un cambiamento che, per molti nuclei, comporta un netto abbassamento dell’indicatore e, quindi, un assegno mensile più alto.

Per fare un esempio concreto: una famiglia con ISEE inferiore a 17.090 euro ha diritto a un assegno massimo di circa 201 euro al mese per figlio, contro i 57,50 euro minimi erogati a chi non presenta l’indicatore.


Da agosto scatta l’aumento (ma senza arretrati)

Chi aggiorna ora la propria DSU, pur avendo perso i conguagli, potrà ricevere da agosto un assegno più consistente. L’adeguamento avverrà in automatico nei pagamenti del mese successivo alla presentazione, senza necessità di presentare una nuova domanda.

La piattaforma INPS conferma che le erogazioni partono dal 20 di ogni mese, con eventuali conguagli liquidati a fine mese.


Luglio resta al minimo per chi ha tardato

Chi non ha aggiornato l’ISEE entro il 30 giugno sta ricevendo proprio in questi giorni l’importo minimo dell’Assegno Unico. Nessuna sorpresa: la normativa prevede che, in assenza di un ISEE valido, venga automaticamente applicata la soglia più bassa.


Cosa fare ora: i tre passi utili

1. Presentare subito l’ISEE 2025, anche se fuori tempo massimo per gli arretrati.


2. Verificare sul portale INPS l’importo ricevuto e la fascia ISEE riconosciuta.


3. Attendere il pagamento aggiornato a partire da agosto.



Meglio tardi che mai

Chi ha perso la scadenza del 30 giugno non potrà recuperare gli arretrati, ma aggiornare l’ISEE resta una scelta vantaggiosa. Significa assicurarsi l’importo pieno per i mesi futuri e beneficiare degli effetti della riforma patrimoniale già in vigore. In un periodo in cui il sostegno alle famiglie è sempre più centrale, ogni euro in più può fare la differenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *