EGOISMO-altruismo

di



(seconda parte di ALTRUISMO-egoismo)

L’egoismo fa sempre il proprio interesse, ma si prende cura di farlo con aria onesta

F. de La Rochefocauld

Nell’articolo precedente si trattava brevemente il valore dell’altruismo.

Il suo antònimo è facile comprendere che deleterio impatto sociale abbia sulla collettività.

La ricercata citazione di testa, scritta da colui che sull’ego ha studiato parecchio, è già un sunto esauriente di quanto, oltretutto, “il soggettivismo” sia insidioso e subdolo. Spesso vestito con ammalianti abiti ingannevoli, difficilmente individuabile quando prende l’aggettivo COVERT… (approfondimenti da psicologi).

L’egoismo è una caratteristica umana che, sebbene possa talvolta risultare funzionale alla sopravvivenza individuale, ha effetti profondamente deleteri sul tessuto sociale. In un mondo interconnesso, il prevalere dell’interesse personale a scapito del bene comune mina la fiducia reciproca, erode i legami comunitari e compromette il progresso collettivo. L’esatto contrario di quanto dimostrato nell’ articolo precedente dedicato all’altruismo.

La fiducia è un sentimento che regge il peso di una comunità sana.

Quando l’egoismo prende il sopravvento, le persone privilegiano i propri bisogni senza considerare l’enorme impatto delle loro azioni sugli altri. Oltre a originare quasi tutti i disastri relazionali e vitali, questa nefasta e irresponsabile scelta comportamentale, porta a una crescente diffidenza e a un senso di disistima, sospetto e destabilizzazione nei rapporti sociali, rendendo impossibile la cooperazione e la costruzione di relazioni solide.

Tale mentalità individualista e frammentatrice dell’efficacia sociale, ha l’enorme potere disgraziato di azzerare la solidarietà, il supporto, la qualità della vita.

Sì perché, perfino nel mondo del lavoro, l’ egoismo ha ripercussioni sul benessere dei lavoratori creando ambienti con dinamiche tossiche, non inclusive, senza collaborazione, insicure, rabbiose, inique, senza morale ed etica, improduttive, ciniche e dalla falsata competitività se non distruttiva.

Mi pare che basti. Se quanto suddetto risulta difficilmente individuabile a livello di teoria, credo che la pratica di quasi tutti noi (boomers o X) e l’esperienza, abbiano fatto chiarezza durante le singole e personali avventure negli anni. A meno che “tu, non sia un’egoista”.

La sfera politica, dove la ricerca del potere personale spesso supera l’interesse collettivo, è un perfetto traslato di come molti Leaders antepongano il proprio tornaconto a quello della società; favorendo corruzione, disuguaglianze e politiche disastrose, con l’ottenimento di sfiducia, involuzione e mancata partecipazione alla cosa pubblica.

Ultimo ma non ultimo: l’egoismo ambientale creato da avidità, sfruttamento delle risorse, profitti personali e i loro attori soprattutto, andrebbero ringraziati (senza metafora) con un bel giro di chiglia come si riservava, sui galeoni, ai ladri o ai delinquenti; responsabili di quel loro modello di sviluppo INSOSTENIBILE.

L’egoismo così come l’altruismo sono dentro di noi.

La conoscenza dei valori, la cultura e il giusto insegnamento, devono educare nel saper cibare il sentimento che, alla fin fine, inganna molto ma molto meno…anche se pare sia, occasionalmente, il valore perdente.