Bruxelles, 24 giugno 2025 –
«La proposta Omnibus II rappresenta un importante passo in avanti per rendere la politica di investimento dell’Unione Europea più efficace, mirata e vicina ai bisogni concreti dei territori e delle imprese». Così l’europarlamentare Denis Nesci relatore ombra della proposta legislativa (2025/0040 COD) che rafforza il comparto UE del programma InvestEU.
Con l’integrazione di 4,5 miliardi di euro alla garanzia europea, il massimale complessivo sale a 30,65 miliardi, con l’obiettivo di mobilitare circa 70 miliardi di investimenti aggiuntivi entro il 2027. «Non si tratta solo di cifre – aggiunge Nesci – ma di opportunità concrete per le PMI, l’edilizia a prezzi accessibili, la sicurezza energetica e le filiere industriali strategiche».
Tra le novità più rilevanti:
• Rientri reinvestiti: piena messa in comune dei rientri dai precedenti strumenti finanziari (FEIS, InnovFin, CEF Debt), aumentando la capacità di prestito senza richiedere nuovi stanziamenti;
• Strumento InvestEU per gli Stati membri: un nuovo veicolo finanziario permetterà ai governi di usare fondi propri o risorse di coesione in modo più flessibile ed efficace;
• Semplificazione burocratica: meno oneri per i beneficiari finali (niente rendicontazione Allegato III sotto i 300.000 euro), meno adempimenti per i partner esecutivi, una definizione semplificata di PMI, e orientamenti più chiari sugli aiuti di Stato;
• Maggiore capacità di rischio: la Commissione potrà abbassare dal 95% al 90% il livello di accantonamento, liberando nuove risorse pur mantenendo un approccio prudente.
«Semplificare, rafforzare, orientare gli investimenti dove servono davvero: è questa la direzione giusta. I nostri territori, e la Calabria in particolare, hanno bisogno di strumenti accessibili e realmente operativi per liberare il loro potenziale. Con questa riforma, InvestEU può diventare un motore di crescita concreto, sostenendo la creazione di lavoro, la rigenerazione urbana e il rilancio del tessuto produttivo locale», conclude l’onorevole Nesci.