No all’odierno imperversante CULTURAME, un baccanale mascherato di letteratura e che con essa non ha niente da spartire, in cui si assiste a stucchevoli carnevalate, non di rado avallate dal potere che strumentalmente le cavalca e ci sguazza dentro.
Sono pretenziosi spettacoli d’accatto, escogitati per mettersi in evidenza, durante i quali francamente ci si chiede, frastornati dal caotico chiasso, Chi parli a Chi.
E ciò purtroppo di sovente avviene anche nei pubblici servizi televisivi o radiofonici dove il potere ignorante ha biecamente preso il sopravvento, occupando così spazi di libertà che non dovrebbero competergli in democrazia.
Nella migliore delle ipotesi, tornando alle private manifestazioni esibizioniste, si tratta di sfoghi personali, umanamente comprensibili ma che con l’Arte e la sbandierata LETTERATURA non hanno a che fare, ahimè, Nulla, proprio nulla.
A volte, sommerso in questa sorta di pervasivo e straripante liquame, oserei dire stordito da tanta volgare tracotanza e chiassossità inconsulta, vorrei smettere – in gran dispitto e a mo’ di protestante contraltare – di scrivere e appendere definitivamente la penna al chiodo. Il baccanale infatti impera in tutto il territorio, da Nord al Sud, sicché non c’è scampo, non abbiamo neppure uno striminzito angolino in cui rifugiarci in santa pace.