La magistrata francese Bénédicte de Perthuis, nota per la sua esperienza in reati finanziari, è stata posta sotto scorta dopo aver ricevuto minacce a seguito della condanna inflitta a Marine Le Pen per frode ai danni del Parlamento europeo.Secondo fonti della polizia francese, una pattuglia di agenti è stata disposta per monitorare la sua abitazione, una misura adottata in seguito all’intensificarsi di pressioni e intimidazioni contro la giudice.
Un caso giudiziario di rilevanza politica
La sentenza emessa dalla magistrata ha avuto un forte impatto sul panorama politico francese. Le Pen è stata condannata a quattro anni di reclusione, con due da scontare attraverso un braccialetto elettronico, oltre a una multa di 100.000 euro e cinque anni di ineleggibilità politica. La decisione arriva in un momento critico per la leader del Rassemblement National, che puntava a candidarsi alle prossime presidenziali.
Le reazioni non si sono fatte attendere: mentre i suoi sostenitori hanno definito il verdetto una “persecuzione politica”, esponenti della magistratura hanno ribadito l’importanza di rispettare l’indipendenza della giustizia.
Sicurezza dei magistrati e indipendenza della giustizia
Il caso ha acceso un acceso dibattito in Francia sulla protezione dei magistrati impegnati in processi di alto profilo e sulle pressioni politiche sul sistema giudiziario. In passato, anche altri giudici sono stati bersaglio di minacce in casi che coinvolgevano figure di primo piano della politica francese.Le Pen ha annunciato che presenterà appello contro la sentenza, sostenendo che si tratta di un tentativo di escluderla dalla scena politica. Nel frattempo, il governo francese segue da vicino l’evolversi della situazione per garantire la sicurezza dei magistrati