Moda, Mazzetti (FI): “Mozione al governo per sostenere settore su riciclo, investimenti, formazione. Chiesto impegno su credito d’imposta

di


Roma, 7 mag. – “Sostenere la filiera italiana del riciclo dei prodotti tessili nell’ambito dell’applicazione della cosiddetta ‘responsabilità estesa del produttore’ per il manufatturiero”, “favorire gli investimenti in sostenibilità e digitalizzazione attraverso il Piano Moda, introducendo specifici strumenti agevolativi gli investimenti in tecnologie innovative, ma anche al revamping delle tecnologie esistenti”, “istituire le scuole moda, visto che nei prossimi anni andranno in pensione 45-50 mila addetti di alta specializzazione e, ad oggi, si è in grado di sostituire solo con 7-8 mila persone, istituendo un fondo apposito per non lasciare sole le imprese”, oltre a un impegno su “credito d’imposta” e “cassa integrazione speciale per le imprese sotto 15 addetti da prorogare al 2025”. Sono questi alcuni degli interventi chiesti al governo attraverso una mozione da Forza Italia a prima firma dell’On. Erica Mazzetti, deputata pratese, per il settore moda. “Il settore moda – ricorda Mazzetti – vive un momento critico, anche se le crisi si ripetono ciclicamente, ma, nel 2024, ha generato 96 miliardi di euro di ricavi e una bilancia commerciale positiva di 26 miliardi; non va sottovalutato e, per questo, abbiamo presentato al governo una mozione che, partendo dalle attuali difficoltà, vuole intervenire con visione e prospettiva, prevedendo misure contro il costo dell’energia e in risposta ai dazi commerciali e al clima di incertezza globale, ma anche per la formazione, gli investimenti, la sostenibilità, fermo restando che la Moda Italiana già ha fatto enormi sforzi (il distretto tessile di Prato è un caso significativo perché negli impianti pratesi di filatura cardata si stima che siano processate ogni anno 35.000 tonnellate di filati cardati, che danno origine a circa 100 milioni di metri tessuto, di cui oltre il 40% ottenuto da fibre riciclate), oltreché per gli approvvigionamenti di materie prime e per la ricerca di nuovi mercati”. “Non solo, abbiamo chiesto anche un impegno serio sul credito d’imposta e sulla cassa integrazione speciale per le imprese che hanno meno di 15 addetti, scaduta a gennaio e, come chiediamo, da prolungare a tutto il 2025”. “Il governo sta aiutando il settore – 250 milioni di euro per l’anno in corso e sul piatto ci sono 200 milioni di euro stanziati per i contratti di sviluppo e i mini contratti di sviluppo contenuti nel primo ddl per le pmi, ai quali si aggiungono 30,5 milioni di euro per investimenti nelle fibre tessili naturali e di riciclo e 15 milioni di euro per la transizione digitale delle Pmi –, ma bisogna fare ancora di più e in modo più strutturale – conclude Mazzetti – e questo atto va in questa direzione”.