Il Movimento 5 Stelle sta affrontando un momento cruciale con l’Assemblea Costituente in corso, che potrebbe ridefinire il futuro della forza politica. Il confronto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo si è trasformato in uno scontro di visioni, con il rischio di una scissione all’orizzonte.

Temi centrali del dibattito

  • Vincolo del doppio mandato: la regola storica del M5S è oggetto di discussione. Conte spinge per la sua abolizione per non perdere figure con esperienza amministrativa, mentre Grillo è più legato a questa tradizione, nonostante eccezioni come la ricandidatura di Virginia Raggi.
  • Rapporti con il Partito Democratico: Conte cerca un equilibrio tra la costruzione di un “campo progressista” e il mantenimento di un’identità autonoma, puntando su temi come il no all’invio di armi in Ucraina. Grillo, invece, sembra più orientato verso una linea radicale e anti-sistema.
  • Ruolo del garante: si discute dell’eventuale eliminazione di questa figura, da sempre associata a Grillo. Ciò rappresenterebbe un cambiamento significativo nella struttura interna del Movimento.
  • Scenari possibili Se Conte non dovesse ottenere un chiaro mandato dagli iscritti, potrebbe lasciare la leadership. Questo aprirebbe la strada a nuovi volti, come Chiara Appendino, critica verso il PD, o Stefano Patuanelli, più moderato e incline a collaborare con i Dem. Grillo potrebbe invece guidare una frattura che riporti il Movimento alle origini anti-sistema, coinvolgendo figure come Raggi e Toninelli.

Crisi degli iscritti e rischi di stallo

Uno degli ostacoli principali è la scarsa partecipazione degli iscritti. Molti profili inattivi sono stati recentemente eliminati, e senza una maggioranza assoluta le modifiche statutarie proposte potrebbero non essere approvate, lasciando l’Assemblea senza risultati concreti.

L’Assemblea Costituente rappresenta un bivio per il M5S: da una parte, la necessità di evolvere per restare competitivo; dall’altra, il rischio di frammentazione interna. La sfida più grande sarà conciliare le diverse anime del Movimento senza perdere il consenso degli elettori.

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