Riccardo Magi di Più Europa irrompe alla Camera travestito da fantasma per protestare sui referendum. Marco Grimaldi, deputato AVS, in commissione Difesa rivolgendosi ai colleghi di maggioranza li apostrofa: ‘Fate schifo’. Leonardo Donno, 5 Stelle, in un intervento sul bilancio lancia in aria soldi falsi.
Gli epiteti abituali dei deputati di minoranza verso quelli di maggioranza sono: vergognatevi, codardi, meschini, arroganti ecc. oltre a rappresentazioni più consone a un teatrino di avanspettacolo che all’emiciclo parlamentare.
Questi atteggiamenti possono essere considerati un segnale di scadimento della politica? E se così fosse quali ne sono le cause? Certamente l’ondata di antipolitica inaugurata da Grillo con i suoi ‘Vaffa’ ha spalancato le porte a un modo più urlato e volgare di porsi nel confronto politico, ma se occorre esperienza per governare, ne occorre anche per fare opposizione.
Esistono, a mio personale avviso, tre livelli di opposizione: il primo contesta tutto a prescindere, forse per mancanza di esperienza o capacità; il secondo contesta solo ciò che riesce a dimostrare essere sbagliato; il terzo, oltre a contestarlo, propone soluzioni alternative. Solo il terzo livello è quello quindi che più qualifica la minoranza come alternativa alla maggioranza in un sistema bipolare.
Quando poi il primo livello non riesce ad evolversi rischia di sclerotizzare e quindi una involuzione.
Credo quindi che si possano rimpiangere come esempi di stile politico i dibattiti e confronti tra Giorgio Almirante e Enrico Berlinguer, talvolta anche accesi ma sempre nel rispetto reciproco che si deve alle persone, ai rivali politici in una democrazia e alle, pur diverse, idee.
M.M. Onorevole della Repubblica