Nel cuore della Giornata dell’Europa, il 9 maggio 2025, la Sala Altiero Spinelli della Regione Lazio ha ospitato un evento di straordinario rilievo culturale e civile: la cerimonia di conferimento del Premio “Le Voci della Libertà – Omaggio a Oriana Fallaci”. Un riconoscimento pensato per onorare figure che, nello spirito dell’indimenticabile giornalista e scrittrice fiorentina, difendono con determinazione il diritto alla verità, alla parola libera e alla coscienza critica.
Promosso dalla Fondazione Centro Studi Parlamentari guidata dal dott. Andrea Viscardi, con il sostegno di AIGFREELANCE e dell’Agenzia 25 Ora News, il premio ha saputo intrecciare memoria, attualità e visione, offrendo una riflessione profonda sul valore – sempre più minacciato – della libertà d’espressione.
A condurre la cerimonia, con grazia e intensità, è stata Angelica Loredana Anton, scrittrice e osservatrice ONU, nonché presidente della Fondazione Area Cultura. Alla presenza dell’assessore regionale Renata Baldassarre, l’evento ha assunto una valenza istituzionale e simbolica, amplificata dalla ricorrenza europea.
Tra gli insigniti spiccano personalità di primo piano del giornalismo e della diplomazia culturale. Il giornalista Giovanni De Ficchy ha pronunciato un intervento carico di emozione e responsabilità, sottolineando come ricevere un premio dedicato a Oriana Fallaci non sia solo un onore, ma un richiamo costante al dovere di testimoniare, anche quando è scomodo.
Accorato e diretto anche il discorso del dott. George Guido Lombardi, già consulente dell’ex presidente americano Donald Trump, il quale ha ribadito che la libertà di parola non è una concessione, bensì una responsabilità etica e civile. Le sue parole hanno risuonato come un monito attuale: “La voce di Oriana è ancora viva, oggi più che mai”.
Il Premio “Le Voci della Libertà” si è dimostrato non solo un riconoscimento, ma un vero e proprio spazio di confronto, un laboratorio simbolico dove il pensiero libero può continuare a essere coltivato. In un contesto globale attraversato da polarizzazioni e censure, la figura di Oriana Fallaci emerge come faro per tutti coloro che, con penna o microfono, scelgono il rigore, la passione e la verità.
L’iniziativa si propone di proseguire nei prossimi anni, ampliando la platea e promuovendo una rete culturale trasversale capace di difendere, con fermezza, il diritto di esprimersi e raccontare. Perché, come ci ricorda Oriana, “la libertà è un dovere, prima che un diritto”.