PRESENTATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI IL “CENTRO STUDI CYBER SUSTAINABILITY & RESILIENCE”

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Si è tenuta presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la presentazione del “Centro Studi Cyber Sustainability & Resilience”, su iniziativa dell’On. Alessia Ambrosi, ideato e promosso dalla Cyber Security Italy Foundation.

All’evento sono intervenuti, oltre all’On. Ambrosi, componente della Commissione Politiche Europee, l’On. Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente; l’On. Alessandro Colucci, Segretario di Presidenza di Noi Moderati e Presidente dell’Intergruppo sulla Sicurezza Informatica; Annalisa Imparato, Sostituto Procuratore della Repubblica; Marco Gabriele Proietti, Presidente della Cyber Security Italy Foundation; Fabio Battelli di Deloitte; Matteo Macina, Direttore della Cyber Security Italy Foundation; Massimo Ravenna, Direttore del Centro Studi della Cyber Security Italy Foundation; il Prof. Roberto Setola; Andrea Ferrazzi di Maticmind.

“La cyber security oggi non può più essere considerata solo un aspetto tecnico, ma deve essere al centro delle politiche della pubblica amministrazione, del nostro contesto socio-economico e delle strategie aziendali. Il Centro Studi Cyber Sustainability & Resilience nasce proprio per affrontare queste sfide. All’interno della Commissione Politiche Europee, abbiamo in votazione un documento sul tema della cyber security, che abbiamo approfondito con numerose audizioni insieme agli stakeholder del settore. È emerso chiaramente come una delle nostre missioni principali sia promuovere la formazione, l’informazione e la cultura della cyber security. Questo non deve essere visto come un costo, ma come un investimento oggi per un risparmio domani” – È quanto affermato dall’On. Alessia Ambrosi, componente della Commissione Politiche Europee.

“I rischi cibernetici per l’ambiente possono sembrare qualcosa di poco concreto o distante dalla realtà quotidiana, eppure ricordiamo probabilmente tutti un attacco hacker che si verificò all’inizio del conflitto russo-ucraino al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Mi rendo già da subito completamente disponibile per lavorare su queste tematiche, che considero poco conosciute, poco esplorate e poco trattate, ma che richiedono assolutamente la nostra attenzione. Lo dico fin da ora: c’è massima disponibilità per far sì che questo incontro, reso possibile grazie alla collega Ambrosi, diventi un appuntamento di riferimento per tutti, condiviso con l’intera Commissione Ambiente e aperto anche ad altre commissioni che vorranno approfondire il tema” – È quanto affermato dall’On. Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente.

“Penso che la formazione sia davvero strategica, soprattutto per diffondere la consapevolezza nella popolazione: è cruciale comprendere le straordinarie opportunità di cui non possiamo fare a meno, così come i rischi significativi, che oggi sono sotto gli occhi di tutti. La sostenibilità si intreccia perfettamente con questi temi, perché i nuovi sistemi informatici e le tecnologie avanzate richiedono un consumo energetico significativo. La risposta non è quella di un ambientalismo ideologico. Dobbiamo invece usare con intelligenza la modernità e le tecnologie a nostra disposizione, cercando di renderle compatibili con l’ambiente che ci circonda. Questa è la vera sostenibilità” – È quanto affermato dall’On. Alessandro Colucci, Segretario di Presidenza di Noi Moderati e Presidente dell’Intergruppo sulla Sicurezza Informatica.

“Con il progresso, ovviamente, si impone la necessità di progredire anche nelle attività investigative, nella ricerca di chi è responsabile della diffusione del dato. Ciò ci è stato insegnato dalle ultime vicende di cronaca, in cui le attività investigative si sono concluse con risultati eccellenti. La centralità del dato ci ha messo davanti a una novità, legata a un valore economico. Si parla di mercato del dato, e questo fa paura, perché ognuno di noi è vulnerabile di fronte alla diffusione smodata delle informazioni. Questa vulnerabilità si manifesta nella misura in cui non ci sentiamo protetti e soprattutto non abbiamo ancora gli strumenti adeguati per affrontarlo” – È quanto affermato da Annalisa Imparato, Sostituto Procuratore della Repubblica.

“La Fondazione è nata con l’obiettivo di approfondire e diffondere la cultura della sicurezza, mettendo insieme studiosi, tecnici, ricercatori, appassionati e professionisti operanti nel settore cyber, nonché esperti di tematiche di cyber intelligence. Ad oggi, la Fondazione promuove obiettivi volti a favorire l’innovazione tecnologica per lo sviluppo e la modernizzazione del Paese, attraverso attività di formazione, borse di studio, master universitari, convegni e congressi, nonché iniziative di divulgazione e orientamento nelle scuole. Inoltre, si impegna a trasferire il know-how in cybersicurezza alle pubbliche amministrazioni, fornire supporto scientifico e tecnologico alle istituzioni e al mondo delle imprese, presidiare i settori innovativi di ricerca, ponendosi come punto di riferimento nel panorama scientifico e tecnologico internazionale” – È quanto affermato da Marco Gabriele Proietti, Presidente della Cyber Security Italy Foundation.

“Ritengo molto importante rappresentare questo progetto come un unicum che unisce cyber, sostenibilità e resilienza. A questo proposito, prendo spunto da un altro passaggio del sostituto procuratore, dove si evidenzia l’importanza di mettere insieme le istituzioni, come in questo tavolo, il mondo della ricerca, con i suoi strumenti operativi e il mondo delle imprese. Infatti, il rischio è di trovarsi in una situazione dove tutti questi ambiti sembrano distonici tra loro, mentre è fondamentale che si crei un ambiente integrato. Per questo motivo, il centro studi non lo consideriamo un semplice progetto, ma piuttosto un ecosistema, un ambiente di lavoro, un tavolo di confronto” – È quanto affermato da Matteo Macina, Vice Presidente Operativo della Cyber Security Italy Foundation.

“Quando parliamo di sostenibilità, infatti, non ci riferiamo a regole verticali imposte o paradigmi che devono essere adottati a tutti i costi, ma piuttosto a una capacità di adattarsi a nuove sfide e nuovi contesti. Lo sviluppo delle nuove tecnologie comporta dei consumi, ma è fondamentale che, nello sviluppo delle tecnologie, la sicurezza venga messa al primo posto. Non possiamo adottare un paradigma statico: ad esempio, la sicurezza non si costruisce più come un castello con un muro in più, ma bisogna fermarsi a valutare se i “muri” che abbiamo costruito, siano essi tecnologici, organizzativi o normativi, siano ancora necessari dopo qualche anno, oppure siano solo un retaggio del passato” – È quanto affermato da Massimo Ravenna, Direttore del Centro Studi della Cyber Security Italy Foundation.

“Quando la Fondazione ha valutato l’opportunità di coinvolgere Deloitte come advisor esterno e rappresentate dell’industria, Deloitte ha accolto con grande favore l’iniziativa, anche in virtù degli studi che stavamo conducendo. Lo scorso anno, abbiamo svolto una survey su circa 150 paesi, chiedendo agli executive di organizzazioni pubbliche e private quali fossero le priorità per i prossimi cinque anni. La risposta unanime è stata, con un ordine di priorità a volte diverse, cybersicurezza e sostenibilità. La stessa cosa è stata evidenziata recentemente dal World Economic Forum, che ha proiettato i rischi che la società moderna dovrà affrontare nei prossimi dieci anni: ancora una volta, sicurezza e sostenibilità sono emersi come temi chiave” – Deloitte in particolare si occuperà all’interno del Centro Studi dell’Osservatorio Tecnologico, che avrà due obiettivi principali: da un lato definire i criteri con i quali valorizzare le tecnologie di cybersicurezza che hanno un attenzione agli aspetti di sostenibilità e dall’altro identificare e classificare le minacce di cybersicurezza che possono avere un impatto sulle infrastrutture a supporto della transizione ecologica – È quanto affermato da Fabio Battelli di Deloitte.

“Maticmind è un sistema integrato che ospita al suo interno una divisione molto importante dedicata all’IoT, che sviluppa progetti anche in ambito energy-wise. Il nostro contributo al centro studi è molto operativo e tecnologico: portiamo l’esperienza che accumuliamo quotidianamente sul campo, confrontandoci direttamente con le tecnologie e con i problemi legati sia alla tecnologia che ai processi” – È quanto affermato da Andrea Ferrazzi di Maticmind.

“Il tema della sostenibilità e della cybersecurity ha molti punti in comune. Il primo è il ruolo della persona: così come nella tematica della sostenibilità il comportamento del singolo è fondamentale, anche nella cybersecurity è altrettanto cruciale. Possiamo aver creato il quadro perfetto, ma se l’utente si comporta in modo non adeguato, tutto ciò non servirà a nulla. Questo significa che la prima cosa su cui bisogna lavorare è la cultura, una cultura che deve orientarsi sia verso la sostenibilità che verso la cybersecurity” – È quanto affermato dal Prof. Roberto Setola.