ROMA – Il governo sta definendo una proposta di legge costituzionale per rafforzare il ruolo e le competenze di Roma Capitale. A guidare il percorso sono due ministeri chiave: quello per le Riforme istituzionali, affidato a Maria Elisabetta Alberti Casellati, e quello per gli Affari regionali e le Autonomie, guidato da Roberto Calderoli. L’obiettivo è chiaro: riconoscere alla capitale d’Italia un assetto istituzionale più forte e strumenti adeguati per gestire le sfide di una metropoli con funzioni uniche nel Paese.
Fonti vicine al dossier confermano che la bozza del disegno di legge è in fase avanzata. Gli uffici del Ministero delle Riforme stanno lavorando sugli aspetti più tecnici, mentre Calderoli segue l’evoluzione del testo in chiave di coordinamento con la riforma sull’autonomia differenziata. Il disegno normativo, infatti, si inserisce nel più ampio progetto di ridefinizione dell’architettura dello Stato, dove la specificità della Capitale si interseca con le rivendicazioni regionali.
La riforma prevede per Roma un ampliamento delle competenze legislative e regolamentari, insieme a una maggiore autonomia per i suoi municipi. Si tratterebbe, dunque, non solo di un rafforzamento delle prerogative del Campidoglio, ma anche di un investimento in sussidiarietà, in grado di avvicinare le istituzioni ai cittadini.
Naturalmente, il trasferimento di funzioni sarà accompagnato da risorse adeguate, compatibilmente con le disponibilità del bilancio statale. Questo punto è cruciale: l’efficacia della riforma dipenderà dalla sua capacità di garantire strumenti finanziari concreti e stabili.
La questione dei poteri speciali per Roma non è nuova. Da anni si discute della necessità di dotare la Capitale di un assetto paragonabile a quello di altre grandi città europee, come Berlino o Parigi, in grado di rispondere con rapidità e autonomia alle emergenze urbanistiche, sociali e ambientali.
Il governo sembra ora intenzionato a trasformare quelle richieste in un’iniziativa concreta, dando al Parlamento un testo condiviso e strutturato. Una sfida politica, ma anche simbolica, per una città che rappresenta il cuore istituzionale, storico e culturale della nazione.