Victor Diaz Silva, conosciuto come “El Gordo”, è tornato in libertà dopo aver scontato parte della pena per l’omicidio di Federica Squarise, la giovane italiana brutalmente uccisa nel 2008 a Lloret de Mar, in Spagna. La notizia ha riaperto una ferita mai rimarginata per la famiglia della ragazza e per l’opinione pubblica italiana, ancora sconvolta dalla violenza di quel crimine.Il delitto che sconvolse l’ItaliaEra il 30 giugno 2008 quando Federica Squarise, 21enne di San Giorgio delle Pertiche (Padova), scomparve mentre si trovava in vacanza con un’amica nella nota località turistica spagnola. Dopo giorni di ricerche, il corpo della giovane fu ritrovato il 7 luglio, nascosto tra la vegetazione in una zona isolata. L’autopsia rivelò che Federica era stata violentata e uccisa per soffocamento.
Le indagini portarono rapidamente all’arresto di Victor Diaz Silva, un cittadino uruguaiano che lavorava come cameriere a Lloret de Mar. L’uomo confessò l’omicidio, sostenendo però che il rapporto sessuale fosse stato consensuale. La sua versione non convinse gli inquirenti, e nel 2009 fu condannato a 17 anni e 9 mesi di carcere per omicidio volontario e abuso sessuale.
La scarcerazione anticipata
Dopo aver scontato due terzi della pena, Silva ha ottenuto la libertà anticipata grazie alla legislazione penale spagnola che prevede permessi premio e misure di reinserimento sociale per i detenuti. Attualmente vive a Saragozza, dove si è ricostruito una vita: si è sposato e ha trovato un lavoro.
La notizia della sua scarcerazione ha suscitato indignazione in Italia, soprattutto tra i familiari di Federica. “È una vergogna – ha dichiarato un membro della famiglia – sapere che l’uomo che ha distrutto la vita di nostra figlia è già libero. La giustizia non è stata fatta”.
Un caso che fa discutere
L’omicidio di Federica Squarise rimane uno dei casi più drammatici degli ultimi decenni, simbolo della vulnerabilità dei giovani turisti all’estero e delle difficoltà nel garantire pene proporzionate ai crimini commessi. La scarcerazione di Silva riaccende il dibattito sulla giustizia penale spagnola e sulle misure di reinserimento sociale concesse ai detenuti.
Per la famiglia Squarise, però, nessuna legge potrà mai restituire ciò che hanno perso: “Federica aveva tutta la vita davanti. Lui ha avuto una seconda possibilità, lei no”.