“Il governo ha fallito i target PNRR sulla riforestazione urbana. Numerosi sono i casi in tutta Italia, da Nord a Sud, in cui vengono piantumati alberelli filiformi che però, una volta abbandonati a sé stessi, non attecchiscono e muoiono. A Messina è stato tagliato un bosco di macchia mediterranea per far posto ai nuovi alberi, a Genova sono state piantate specie incompatibili con il microclima locale, a Reggio Calabria gli alberi sono soffocati da infestanti. Questo trucchetto nato per rispettare gli obiettivi europei, oltre a rappresentare una beffa ambientale, configura anche un danno erariale visto che vengono utilizzati fondi europei. Nel litorale romano, per esempio, sono andati in fumo 2,3 milioni euro di fondi PNRR perché sono seccati gli alberelli che erano stati piantati, secondo le segnalazioni dei cittadini, su terreni inquinati. Nel 2023, prima che il Governo abolisse i controlli su questo tipo di interventi, la Corte dei conti aveva certificato il fallimento del Governo stesso nel raggiungimento di questo target europeo e da allora le cose sono peggiorate. In una interrogazione presentata alla Commissione europea chiediamo di vigilare su questi stanziamenti: è inaccettabile che la sola piantumazione venga considerata come criterio per il raggiungimento dei traguardi. Così si prendono in giro i cittadini e si alimenta sfiducia anche nei pochi strumenti europei che hanno successo. Chiediamo un cambio di passo per il prossimo target che l’Italia deve rispettare e cioè la piantumazione di 3,5 milioni di alberi entro il prossimo giugno 2026”, così in una nota Dario Tamburrano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.



Da M. B.

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