Il governo si prepara a varare un nuovo decreto bollette, con l’obiettivo di sostenere economicamente famiglie e imprese messe in difficoltà dal caro-energia. Il provvedimento, che sarà discusso e approvato nel Consiglio dei Ministri di venerdì 28 febbraio, mette sul piatto risorse per 3 miliardi di euro. La somma verrà suddivisa equamente: la metà andrà alle famiglie, l’altra metà sarà destinata al tessuto produttivo, con particolare attenzione alle aziende energivore e alle piccole e medie imprese.
Bonus sociale rafforzato: soglia Isee verso i 25mila euro
Tra le misure principali, spicca l’estensione del bonus sociale per le bollette, che attualmente è riservato a chi ha un Isee inferiore a 9.530 euro. L’esecutivo è pronto a rialzare la soglia a 25mila euro, allargando così la platea dei beneficiari. Il meccanismo sarà graduato: chi ha un Isee molto basso continuerà a ricevere l’incentivo massimo, mentre chi si trova nella fascia tra 9.530 e 25mila euro accederà a un contributo parziale. Questa misura punta a garantire un aiuto concreto a oltre 8 milioni di famiglie, molte delle quali messe sotto pressione dall’aumento delle tariffe energetiche negli ultimi due anni.
Aiuti alle imprese: focus su energivore e Pmi
Le risorse destinate al mondo produttivo verranno suddivise tra grandi industrie ad alta intensità energetica e piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura dell’economia italiana. Per le aziende si prevede un pacchetto di misure mirate, con contributi diretti e strumenti per migliorare l’efficienza energetica.
Le riunioni di governo e la svolta politica
Dopo un confronto serrato, il governo ha trovato una sintesi politica sulle misure da inserire nel decreto. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che aveva bocciato una prima bozza ritenendola insufficiente, ha riunito i vertici della maggioranza per definire gli interventi. Al tavolo, oltre a Meloni, erano presenti i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto e in collegamento il titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti, appena rientrato dal G20 in Sudafrica.
Al termine del vertice è emersa la volontà di concentrare le risorse su un arco temporale breve, pari a tre mesi, per offrire un impatto immediato. La scelta deriva anche dalle previsioni dei tecnici, secondo cui in estate potrebbe verificarsi un calo delle quotazioni del gas, favorito anche da possibili sviluppi diplomatici sul fronte ucraino.
Una strategia in due tempi: aiuti immediati e riforme strutturali
Il pacchetto in arrivo è concepito come un intervento-tampone per affrontare l’emergenza, ma il governo ha confermato che è allo studio un piano di medio-lungo termine per rendere più efficiente e sostenibile il sistema energetico nazionale. Tra le ipotesi, ci sono incentivi strutturali per le rinnovabili, una riforma delle concessioni idroelettriche e misure per migliorare la trasparenza delle tariffe energetiche.
La proposta delle opposizioni
Nel frattempo, dal fronte delle opposizioni — in particolare da Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra — arriva la richiesta di adottare contratti pluriennali tra Acquirente Unico e produttori di energia da fonti rinnovabili, per favorire un disaccoppiamento tra i prezzi del gas e quelli dell’elettricità. Una soluzione che, secondo le opposizioni, offrirebbe maggiore stabilità tariffaria alle famiglie e alle imprese, riducendo la volatilità dei costi energetici.
In arrivo anche la delega sul nucleare sostenibile
Oltre al decreto bollette, il Consiglio dei Ministri discuterà anche un disegno di legge delega sul nucleare di nuova generazione, che punta a rilanciare il dibattito su questa tecnologia, nell’ambito della strategia per la transizione energetica e la sicurezza dell’approvvigionamento.
Il governo potrebbe chiudere la riunione con una conferenza stampa dedicata, per illustrare i dettagli di un pacchetto che — nel pieno di una crisi energetica globale — punta a dare respiro immediato e a costruire le basi per un sistema più moderno e sostenibile.