Nel cuore del dibattito sulla riforma della giustizia, la Senatrice Cinzia Pellegrino, Membro della Commissione parlamentare per la semplificazione offre una riflessione lucida e incisiva sui pilastri di un cambiamento atteso da decenni: la separazione delle carriere, il sorteggio dei componenti dei Consigli superiori e l’istituzione dell’Alta Corte disciplinare. Con un approccio pragmatico e orientato alla trasparenza, Pellegrino sottolinea come queste misure non rappresentino una semplice revisione tecnica, ma una vera e propria ridefinizione dell’equilibrio tra i poteri dello Stato. L’obiettivo è chiaro: restituire credibilità alla magistratura, rafforzare la fiducia dei cittadini e garantire un sistema giudiziario finalmente libero da condizionamenti e logiche di appartenenza.
Perché la separazione delle carriere è importante per l’equilibrio dei poteri?
La separazione delle carriere rappresenta un elemento cruciale per rafforzare l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Fino ad oggi, i magistrati che passavano dalla funzione di giudice a quella di pubblico ministero (e viceversa) potevano creare situazioni di conflitto di interessi o percezioni di parzialità. Questa riforma introduce una netta distinzione tra i due ruoli, garantendo che il giudice rimanga unico interprete del diritto nella sua funzione di sentenza, mentre il pubblico ministero si concentra esclusivamente sull’accusa. Questo rafforzamento della specializzazione protegge l’indipendenza giudiziaria e restituisce maggiore fiducia ai cittadini nella correttezza del sistema giudiziario.
Il sorteggio dei componenti dei Consigli superiori e la rappresentatività
Il meccanismo del sorteggio per la selezione dei componenti dei nuovi Consigli superiori della magistratura è stato pensato per superare le logiche di corrente e appartenenza che hanno caratterizzato troppo a lungo l’autogoverno giudiziario. Sebbene alcuni possano temere una perdita di rappresentatività, questo sistema garantisce che la selezione avvenga sulla base del merito e non delle appartenenze politiche o ideologiche. Il sorteggio introduce un elemento di imprevedibilità che rende più difficile l’infiltrazione di interessi particolari e favorisce l’emergere di magistrati valutati per le loro competenze professionali piuttosto che per la loro fedeltà a gruppi o correnti. Questo meccanismo rafforzerà l’indipendenza e la meritocrazia all’interno dell’ordinamento giudiziario.
L’Alta Corte disciplinare e la credibilità del sistema giudiziario
L’Alta Corte disciplinare rappresenta una novità fondamentale che mira a rendere più trasparente e imparziale il sistema di valutazione e sanzione dei magistrati. Separando questa funzione disciplinare dal Consiglio superiore della magistratura, si introduce un controllo esterno che aumenta le garanzie di obiettività nei procedimenti disciplinari. Questa nuova struttura renderà più chiari i criteri di valutazione del comportamento professionale dei magistrati e introdurrà procedure più trasparenti per l’applicazione delle sanzioni. La creazione di un organo autonomo dedicato esclusivamente alla disciplina contribuirà a migliorare la credibilità del sistema giudiziario agli occhi dei cittadini, che potranno percepire maggiore equità e trasparenza nei confronti di eventuali irregolarità comportamentali da parte dei magistrati. La nostra riforma rappresenta effettivamente una svolta significativa dopo decenni di dibattito, affermando un nuovo equilibrio tra indipendenza giudiziaria e responsabilità dell’intero sistema
Ringraziamo la Senatrice Cinzia Pellegrino per la disponibilità e la chiarezza con cui ha condiviso la sua visione su una delle riforme più significative del nostro tempo. Speriamo di poterla incontrare nuovamente nei prossimi giorni per approfondire ulteriori aspetti di questo importante dibattito.

