“I problemi del comparto agricolo non si risolvono con la deregulation della PAC approvata oggi dal Parlamento europeo. Questa politica di corto respiro crea false illusioni al settore, quando invece tutti i giorni gli agricoltori devono fare i conti con le carenze di risorse idriche, i tagli alla PAC, ma anche la concorrenza sleale dei produttori americani e sudamericani. I dazi di Trump e l’accordo commerciale Mercosur rappresentano una spada di damocle per il settore, occupiamoci di questo piuttosto”, così Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, in una nota.
“La proposta votata oggi prevede anche modifiche alla condizionalità sociale: in nome della semplificazione, alcune tutele rischiano di perdere efficacia, indebolendo il legame tra accesso ai pagamenti PAC e rispetto dei diritti dei lavoratori agricoli. Questo indebolisce la lotta al caporalato che soprattutto nelle regioni del Sud Italia è una piaga di proporzioni immani. Pur riconoscendo la necessità di ridurre la burocrazia, il pacchetto non affronta i nodi strutturali della PAC. La semplificazione non può essere l’unica risposta alla crisi agricola”, conclude Antoci.

