Durante il 75° Festival di Sanremo, la celebre kermesse musicale italiana, Casa Sanremo ha ospitato un evento significativo dedicato alla giustizia e alla legalità. Protagonista dell’incontro è stata l’Associazione “La Tazzina della Legalità”, rappresentata da Marco Sorbara, Mauro Esposito e Sergio Gaglianese. L’iniziativa mira a sostenere testimoni di giustizia, collaboratori e vittime di errori giudiziari, portando avanti un messaggio di impegno sociale e legale.
Marco Sorbara, presidente dell’associazione, è noto per il suo impegno nel campo della giustizia. La sua dedizione è rafforzata da un’esperienza personale dolorosa: accusato ingiustamente di collusione con la ‘ndrangheta nel 2019, ha trascorso quasi 909 giorni in carcere prima di essere completamente assolto nel 2023. Questa vicenda ha alimentato la sua determinazione nel difendere i diritti di coloro che sono stati emarginati dal sistema giudiziario.
L’evento a Casa Sanremo ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama giuridico e giornalistico italiano, tra cui Nicola Gratteri, Camillo Falvo, Francesca Nanni, Annamaria Frustaci, Ciro Angelillis, Paolo Di Giannantonio, Sigfrido Ranucci e Paolo Pagliaro. La loro presenza ha arricchito il dibattito, focalizzando l’attenzione sull’importanza della legalità e della giustizia sociale.”La Tazzina della Legalità” non si limita a eventi pubblici; l’associazione è attivamente impegnata in progetti educativi nelle scuole, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sui valori della giustizia e del rispetto delle regole. Inoltre, è stata annunciata una collaborazione con il Movimento Agende Rosse di Genova per future iniziative congiunte.
La partecipazione a Sanremo rappresenta un passo significativo per l’associazione, evidenziando come la cultura e l’arte possano fungere da piattaforme efficaci per promuovere temi cruciali come la legalità e l’impegno civile. Marco Sorbara e i suoi collaboratori continuano a lavorare instancabilmente per costruire una società più giusta, dove ogni individuo possa vedere riconosciuti i propri diritti e la propria dignità.