Roma, 30 ottobre 2025 —
Una piazza colma di bandiere israeliane e cartelli con la scritta “A testa alta con gli ebrei” ha accolto ieri sera la manifestazione promossa dall’Associazione Setteottobre di Stefano Parisi, che ha voluto riunire cittadini, rappresentanti istituzionali e voci del mondo culturale per esprimere solidarietà al popolo ebraico e al diritto all’esistenza dello Stato di Israele.
In un clima di partecipazione composto ma intenso, si sono alternati sul palco diversi interventi brevi, ciascuno della durata di un minuto, per dare voce a una testimonianza condivisa: quella della memoria, della libertà e del rifiuto di ogni forma di antisemitismo.
Tra gli interventi più significativi, quello dell’ex ministro Carlo Giovanardi, che ha ripercorso le radici storiche e religiose del legame tra il popolo ebraico e la Terra d’Israele, ricordando come — dalle origini del cristianesimo alle vicende più recenti — la storia del Mediterraneo non possa essere letta senza la presenza e l’influenza della cultura ebraica.
> “Non c’è dubbio — ha dichiarato Giovanardi — che Gesù Cristo, la Vergine Maria, San Giuseppe e gli Apostoli fossero ebrei, e che Nazareth, Betlemme, Gerusalemme e la Giudea siano sempre state terre del popolo di Israele, cancellato con la forza dai Romani ma mai dalla storia.”
Nel suo intervento, l’ex ministro ha sottolineato l’importanza di riconoscere Israele come Stato democratico, nato nel 1948 con il voto delle Nazioni Unite e sostenuto da un sistema parlamentare rappresentativo, in cui convivono ebrei, arabi, cristiani e drusi.
Ha inoltre definito “grottesca” l’idea che si possa parlare di genocidio, ricordando che nella Striscia di Gaza la popolazione è cresciuta da 40 mila abitanti nel 1948 a oltre due milioni oggi, e denunciando la gestione autoritaria di Hamas, che “governa con il terrore eliminando chi dissente e predicando la cancellazione di Israele dalla faccia della Terra”.
Le parole di Giovanardi hanno raccolto un lungo applauso, in una serata in cui — al di là delle differenze politiche — è emersa una volontà comune: difendere il valore della convivenza, della verità storica e del rispetto reciproco.
La manifestazione di Piazza Santi Apostoli ha voluto ribadire, in un momento di forte tensione internazionale, la necessità di distinguere la legittima difesa di uno Stato democratico dalla violenza di chi usa la causa palestinese come pretesto ideologico per giustificare l’odio.
Come ha ricordato uno dei promotori dell’iniziativa, “stare dalla parte del popolo ebraico significa stare dalla parte della civiltà e del diritto”.
📽️ Video allegato: l’intervento integrale di Carlo Giovanardi in Piazza Santi Apostoli
A testa alta con gli ebrei”: Roma si ferma in Piazza Santi Apostoli per la manifestazione a sostegno di Israele

