Con l’ approssimarsi dell’ anniversario della strage di Ustica, 27 giugno 1980, si moltiplica il numero di cioccapiatti, contaballe, nani, ballerine ma anche depistatori professionali che contrappongono alla tesi della bomba esplosa nelle toilette di bordo ben 30 e più versioni di una mai avvenuta battaglia aerea di cui sarebbero responsabili Americani, Francesi, Inglesi, Italiani, Libici, Ufo ecc. e adesso anche gli Israeliani.
Come è noto la tesi del missile è stata ridicolizzata nel processo penale in cui i Generali dell’Aeronautica sono stati assolti con formula piena perché il fatto non sussiste, la perizia sottoscritta nel processo da undici dei più famosi periti mondiali ha accertato lo scoppio di una bomba a bordo, e il Parlamento è stato informato a suo tempo dal sottoscritto, che del Governo faceva parte, che l’ esplosione ha causato la morte dei 77 passeggeri e dei 4 membri dell’ equipaggio del DC 9 Itavia.
Stiamo parlando non di una vicenda sepolta nel tempo, ma di un procedimento penale ancora aperto, in attesa che il Gip di Roma si pronunci sulla richiesta del PM Erminio Amelio di archiviare definitivamente le indagini essendo stato impossibile risalire ai colpevoli della strage.
La Associazione per la Verità su Ustica , presieduta da Giuliana Cavazza, che nella tragedia ha perso la madre, si è opposta all’ archiviazione allegando nel ricorso anche una lettera che il sostituto Amelio aveva inviato lo scorso anno al Capo Procuratore della Repubblica di Roma Francesco Lo Voi.
Nella lettera in cui Amelio chiedeva di chiudere le indagini, il Sostituto scrive testualmente : ” Come è noto anche Carlo Giovanardi ha chiesto di essere sentito, ma su Tua indicazione non si è proceduto a compiere l’ atto istruttorio”.
Appena informato dagli Avvocati dell’Associazione dell’ esistenza della lettera ho contattato il Dr. Lo Voi, che cortesemente mi ha risposto di non aver mai dato disposizione di non sentirmi.
Naturalmente prima di farmi relazionare su Ustica in Parlamento il Governo aveva svolto una certosina ricerca di tutta la documentazione disponibile tra cui le lettere personali di Bill Clinton e Jacque Chirac al nostro Presidente del Consiglio, le 33 rogatorie a cui avevano risposto Americani e Francesi, la certosina documentazione di fonte NATO che dimostrava che quella sera non c’ era nessuna traccia di aerei nei pressi dell’ esplosione del DC 9, le perizie tecniche, l’ assoluzione dei Generali ecc.
C’ è davvero da rimanere esterrefatti davanti a questa omissione anche perchè nel frattempo è stato tolto il Segreto di Stato a tutta la documentazione relativa alle minacce all’ Italia dei Palestinesi dopo l’arresto di Daniele Pifano ed del Palestinese Abu Salek a fine 1979 per il trasporto di missili terra aria ad Ortona .
Il Governo Italiano non riuscì a far liberare Salek che venne condannato a L’ Aquila, provocando una violenta reazione dell’ ala estremista dell’ OLP guidata da Abu Nidal.
Il 27 giugno al mattino infatti il Colonnello Stefano Giovannone avvertì da Beirut che eravamo nell’ imminenza di un attentato e la sera il DC 9 esplose in volo.
Mi sembra ci sia abbastanza materiale per non archiviare proprio nulla, continuare le indagini e finalmente scoprire chi si è reso responsabile della morte di 91 nostri concittadini colpevoli soltanto di essersi trovati al centro di un intrigo internazionale.