Un recente studio condotto dal Centre for Addiction and Mental Health (CAMH) in Canada ha evidenziato risultati promettenti riguardo a un nuovo farmaco sperimentale, denominato GL-II-73, nel trattamento della malattia di Alzheimer. Questo farmaco ha dimostrato la capacità di ripristinare la memoria e altre funzioni cognitive nei test preclinici su modelli animali.
Meccanismo d’azione innovativo
A differenza dei trattamenti attuali che si concentrano principalmente sulla riduzione dell’accumulo di beta-amiloide nel cervello, GL-II-73 adotta un approccio differente. Il farmaco agisce sui recettori GABA nell’ippocampo, una regione cerebrale cruciale per la memoria e l’apprendimento. Questa modulazione mira a ripristinare le connessioni sinaptiche danneggiate, migliorando così le capacità cognitive.
Risultati preclinici incoraggianti
Nel corso dello studio, i ricercatori hanno somministrato GL-II-73 a due gruppi di topi: uno geneticamente predisposto a sviluppare l’Alzheimer e un gruppo di controllo sano. Le somministrazioni sono state effettuate sia in dose singola per valutare gli effetti immediati, sia in trattamento cronico di quattro settimane per osservare le risposte a lungo termine. I risultati hanno mostrato che una singola dose del farmaco è stata sufficiente per ripristinare le capacità mnemoniche nei topi con Alzheimer in fase iniziale, rendendole comparabili a quelle dei topi sani. Nei casi più avanzati, il trattamento prolungato ha comunque evidenziato benefici, sebbene in misura ridotta.

