Negli ultimi tempi, la ricerca sull’Alzheimer ha compiuto significativi progressi, portando alla scoperta di nuovi trattamenti promettenti. Tra questi, spiccano la stimolazione magnetica transcranica e l’approvazione di farmaci innovativi come Lecanemab e Donanemab.
Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)
Recentemente, è stata sviluppata una nuova terapia non invasiva basata sulla stimolazione magnetica transcranica (TMS). Questa tecnica utilizza brevi e intensi impulsi magnetici focalizzati su specifiche aree del cervello, stimolando una debole risposta neuronale. Gli impulsi elettrici, impercettibili per il paziente, attivano i neuroni producendo l’effetto desiderato. La TMS ha il vantaggio di essere indolore e priva di effetti collaterali preoccupanti, rappresentando una promettente opzione terapeutica per rallentare la progressione dell’Alzheimer
Lecanemab: Un Nuovo Anticorpo
Lecanemab è un anticorpo monoclonale recentemente approvato in Europa per il trattamento dell’Alzheimer in fase precoce. Questo farmaco agisce contro le placche di beta-amiloide, una delle principali cause della malattia, rallentando il declino cognitivo nei pazienti . L’approvazione di Lecanemab da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali rappresenta un momento storico nel trattamento dell’Alzheimer .
Donanemab: Promettente Terapia
Donanemab è un altro anticorpo monoclonale sviluppato per il trattamento dell’Alzheimer. Questo farmaco si lega a una forma modificata del beta-amiloide, facilitando la sua rimozione dal cervello. Studi clinici hanno dimostrato che Donanemab può rallentare la progressione della malattia, sebbene siano stati osservati alcuni effetti collaterali, come anomalie nelle immagini cerebrali
Nonostante le ottime notizie, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno l’efficacia e la sicurezza di questi trattamenti nel lungo termine.